Istituita da Gabriele D’Annunzio nel 1929 come Coppa della Velocità Pura e nel 1930 ribattezzata dal poeta “Coppa dell’Oltranza” in memoria di Henry Segrave, pilota inglese perito nel 1930 sul lago di Windermere nel tentativo di conquistare un primato mondiale.
Nello spirito del suo ideatore, il regolamento di gara è concepito in base al motto: “Più alto e più oltre”. Riservata agli entrobordo corsa senza limitazione, in prova unica, assegnata al pilota che in due giri, anche non consecutivi della corsa, realizza la velocità più elevata.
Per essere qualificati sulla base misurata bisogna superare di almeno un miglio la velocità raggiunta dal vincitore dell’anno precedente. Qualificazione per la prima edizione del 1931: 65 miglia, ossia 120.445 km/h, non superata da alcun concorrente.
Con delibera della commissione sportiva della F.I.M. del 21 maggio 1960, la qualificazione avviene in due tempi: su 2 passaggi alla velocità minima di 157.420 km/h; in gara su circuito di 3 km. per un totale di 30 km., assegnata al pilota che in due giri, anche non consecutivi, realizza la media più elevate, comunque non inferiore a 120 km/h.
Nelle successive edizioni per ottenere la coppa, il migliore dovrà aver realizzato una velocità media su 2 giri anche non consecutivi del circuito, pari a quella ottenuta dal detentore moltiplicata per 1,01.
Dal 1996 la disputa della Coppa dell’Oltranza viene estesa anche ai fuoribordo
Senza limitazione. Dal 2001 vengono azzerati tutti i record precedenti e si riparte con gli entrobordo ed i fuoribordo.